A conclusione delle principali settimane della moda donna per il prossimo autunno ciò di cui tutti parlano non sono gli outfit più cool delle passerelle ma molti Gossip d’autore.
Tra rumors, smentite e comunicati stampa tutto il mondo fashion sembra tremare sotto gli scossoni di nuovi giochi di potere ed ecco conclamanti protagonisti, alle stelle fino a ieri, confinati oggi al silenzio stampa.
Partendo dalle performance più positive non possiamo dimenticare il cambio di timone alla direzione creativa di Hermès dove Christophe Lemaire firma una collezione ben riuscita tra l’esotico e lo zen. Il colosso LVMH sembra invece in inarrestabile ascesa e arricchisce il suo portafiglio di brand con Bulgari e Jimmy Choo.
Parigi si tinge di giallo. Al debutto delle sfilate, Balmain chiude la passerella senza la tradizionale uscita del designer Christophe Decarnin, secondo indiscrezioni in cura per depressione.
Puntuali come le fashion week, continuano i pettegolezzi anche sul futuro di Stefano Pilati da Yves Saint Laurent: alcuni affermano che sia in trattative per una collaborazione con Nike (!), altri favoleggiano su un presunto arrivo di Corine Roitfeld e Hedi Slimane alla direzione creativa di YSL e i più scettici giurano che il designer abbia firmato un contratto per altre quattro stagioni con il brand.
Aria di rinnovamento anche da Gianfranco Ferrè: sembra che questa azienda costantemente sull’orlo del baratro possa finalmente tirare un sospiro di sollievo grazie all’acquisizione da parte del Paris Group di Dubai. Tutt’altro che un sospiro di sollievo possono tirare i due direttori artistici, Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi. La nuova direzione pare abbia in programma notevoli cambiamenti e lo stile del duo non sembra rispecchiare appieno le aspettative.
Al capolinea anche la collaborazione di Milan Vukmirovick con Trussardi 1911 dopo più di tre anni. Beatrice Trussardi, presidente del Gruppo lo ringrazia “per l'impegno, la passione e la dedizione con cui ha ricoperto il ruolo affidatogli”.
Sempre più fondati i rumors riguardo D&G. A quanto pare la linea verrà interamente sospesa per trasformarsi in una ridimensionata capsule collection da affiancare al brand Dolce &Gabbana. La scelta sembra coerente –da qualche tempo si faticava a capire quale delle due linee fosse la seconda- ma come reagirà il mercato a tale sconvolgimento?
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Stefano Pilati, Tommaso Aquilano e Robero Rimondi, Milan Vukmirovick |
Concludiamo con le atmosfere da thriller che attorniano la maison Dior. L’enfant terrible John Galliano, in seguito alla denunce per comportamenti razzisti ed antisemiti, sembra ormai fuori combattimento. Ritiratosi dalla scene, lo stilista ha dovuto dire addio alla direzione artistica del pret-à-porter e della couture chez dior, finendo infine confinato in rehab ,mentre la sfilata del suo marchio è stata sostituita da una raccolta presentazione, strettamente su invito. Effettivamente le ultime collezioni mostravano una certa carenza di verve ma avremmo forse preferito una uscita di scena meno ingloriosa. A sostituire le sue teatrali appearence a conclusione della passerella la lettura di un comunicato stampa del ceo Toledano riguardo il licenziamento del designer e l’uscita del team dell’ufficio stile e dei sarti al completo in immacolati camici bianchi.
Crescente curiosità riguardo la nomina del nuovo art director. I più quotati: Riccardo Tisci affiancato da Carine Roitfeld, Stefano Pilati ma anche Marc Jacobs, Phebe Philo, Tom Ford e il duo Rodarte.
La nostra personale proposta? Nicola Formichetti e di certo non mancherebbero i fuochi d’artificio…
Accettiamo altre proposte per questo toto-nomine!
XoXo
Ivan & Gianlu
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